Ho finalmente finito la trilogia dei Tre corpi con questo "Nella quarta dimensione".
Due note generali sulla serie: ottima traduzione, ma pessima scelta dei titoli (avrei tradotto il secondo come "La selva oscura" e il terzo come "La fine della morte"). Criminale la scelta delle quarte di copertina. Evitatele.
Questo terzo libro è come i due che lo precedono, ma con un climax finale ancora più potente.
In alcuni momenti la scrittura risulta un po' lenta e pesante, ma tutto serve per gettare delle basi narrative.
Una trama imprevedibile fino alla fine, frutto di un'immaginazione poderosa, con un gusto fortemente esistenziale.
Mi ci vorrà del tempo per riordinare le idee su questa trilogia. Di sicuro è un capolavoro di immaginazione, nonché qualcosa di fortemente diverso, sia nella sensibilità (si vede che l'autore non è occidentale), sia nelle tematiche.